"L'esperienza, la pazienza, la mano ferma ma soprattutto l'ottima vista
che il buon Dio ti ha donato possono far nascere una piccola opera d'arte."
Questa è sempre stata la mia filosofia nell'affrontare qualunque sfida che nel campo della pittura ho voluto affrontare. Dico "voluto" perché la pittura in miniatura è nata per me proprio da una sfida lanciatami così, per scherzo e involontariamente, da un amico, durante una visita ad una mostra di modellismo alla Fortezza da Basso a Firenze (la città dove sono nato) nell'ormai lontano anno 1983. Ammirando un soldatino in piombo 25mm mormorò "...accidenti che impresa deve essere dipingere una cosa così piccola!". Anche io nello stesso momento stavo osservando lo stesso soldatino ma pensavo "...con l'attrezzatura giusta e un po' di esperienza non deve essere poi così difficile..."
Il pensiero opposto. L'esatto contrario. E non avevo nemmeno mai provato a fare una cosa del genere!
Facevo lo sborone? Assolutamente no, solo che realmente non mi sembrava così impossibile! Infatti il giorno dopo mi recai in un negozio di modellismo, acquistai il mio primo soldatino e lo dipinsi, con dei colori a smalto e dei pennelli in condizioni tali che se ci ripenso oggi mi viene da scuotere la testa per l'autocompassione. Quel soldatino troneggia in una bacheca in casa di mio padre insieme ad una piccola collezione di altri pezzi e da quel soldatino è iniziato il mio cammino nel mondo della miniatura. Certo, oggi con i colori acrilici, i pennellini in martora e le tecniche che ho affinato, non riuscirei a fare uno schifo tale nemmeno da ubriaco! Però lì per lì mi piacque e comunque intuii che potevo migliorare. E così è stato.
Ma è stata veramente una cosa così difficile? A me non sembra... Se ci pensiamo bene, una miriade di persone intorno a noi fa quotidianamente cose che possono sembrarci ardue, ma poi riflettendoci meglio non lo sono. Un bravo cuoco, uno sportivo, un professionista, probabilmente anche la nonna che da un gomitolo di lana tira fuori un maglione in una settimana! Per quanto mi riguarda anche un insegnante di storia svolge un'attività impossibile: passavo pomeriggi interi a studiare questa materia lasciando da fare tutto il resto nell'ultima ora della giornata e il risultato era ricordare a mala pena il periodo storico che quei paragrafi trattavano, mentre le altre materie le leggevo una volta e all'interrogazione del giorno dopo nessun problema!
Ma come fanno 'sti geni?
Se siamo naturalmente portati a fare qualcosa la facciamo senza difficoltà, con una marcia in più rispetto agli altri che ci guardano come se fossimo semi-dei! In realtà il risultato è si frutto di una dura preparazione, allenamento, studio, esperienza "sul campo", ma è importantissimo riuscire ad individuare le proprie attitudini e sfruttarle al meglio, lasciando perdere quello che veramente non fa per noi. Cosa sarebbe successo se Michelangelo avesse voluto per forza fare il poeta? Oppure Leopardi il pittore? E se Einstein si fosse fissato di voler fare il pugile e il Dott. Fleming il ballerino?
Boh, chi lo sa... forse avrebbero eccelso comunque anche in questi campi, ma forse avrebbero miseramente fallito, non sarebbero mai passati alla storia come invece è accaduto e, soprattutto per colpa della decisione sbagliata del Dott. Fleming, sicuramente sarebbero morte di polmonite un'esagerazione di persone in più!
Non ci sbagliamo, le cose che si possono fare nella vita sono talmente tante che non voglio sentir dire "a me non riesce niente...". Semplicemente non hai trovato la cosa giusta! Magari fino ad oggi tutto è stato difficile, fuori dalla propria portata, faticoso. Poi un giorno per sbaglio prendi in mano una chitarra ed imparati un po' di accordi ti trovi senza neanche tanta difficoltà ad accompagnare una canzone e dopo un po', acquisita la necessaria agilità nelle dita, riesci a rifare l'assolo del tuo chitarrista preferito! E con l'esperienza che acquisirai allenandoti e studiando nuove tecniche migliorerai ancora! Così hai trovato la tua attitudine: bravo! Coltivala e divertiti! Se ce la fai magari usala per guadagnarti da vivere, altrimenti svolgi il tuo onesto lavoretto e quando torni a casa prendi la chitarra e vai a suonare con il tuo gruppo, non ti farà ricco ma ti farà felice!
E non è importante cercare la felicità nella vita ?
Niente di speciale, fondamentalmente. Da quel primo soldatino ne ho fatti molti altri, sempre meglio, dedicandomi sempre di più alla pittura "del piccolo", iniziando così con soldatini alti 25mm, poi alti 6mm, a seguire sono andato avanti di fantasia, dipingendo su quadranti di orologi, bottiglie per profumo, rubriche da borsetta, sveglie, penne, pezzi di bicicletta e sugli oggetti più svariati! Anche riproduzioni di quadri famosi su una superficie di pochi centimetri quadrati!
Perché si, la cosa più importante è che i miei disegni siano veramente piccoli. Ho provato a dipingere qualcosa in dimensioni "classiche" ma non c'è verso, non ce la faccio! Ottengo dei risultati pietosi! Ma, come dicevo prima, se la mia attitudine sono le miniature, perché volersi cimentare nei Tromp l'oleil? Ci sono dei bravissimi artisti che ne fanno di così belli che se non fai attenzione a quella porta dipinta sul muro ti ci rompi il naso, tanto sembra vera!
Nel mio sito ho cercato di sintetizzare i miei principali lavori: potete trovare una piccola galleria fotografica, una pagina per gli annunci, alcuni link utili (oltre quelli dei miei amici), la pagina dei contatti dove troverete i riferimenti per chiedere informazioni, un preventivo, oppure semplicemente dei consigli, e l'inevitabile "varie" che ti salva in ogni situazione e dove di solito si mette "tutto il resto del frigorifero"!!!
Grazie per la visita!
Paolo